Guida pratica per trascorrere al meglio le vacanze nel Cilento tra mare e collina, partendo dalla tua casa sul mare a Palinuro.
Vacanze nel Cilento.
Il Cilento è certamente uno dei territori più belli da visitare in Campania, lasciandosi rapire dal fascino del paesaggio interno e sedurre dalla bellezza della sua costa che affonda in uno dei mari più puliti d’Italia.
Numerosi sono i luoghi di interesse turistico nel Cilento che si possono raggiungere e visitare partendo dalle nostre case sul mare.
Abbiamo creato questa pagina per offrire a tutti gli ospiti di Casa Palinuro Vacanze una guida sul Cilento, sulle cose da fare e sui luoghi più interessanti da visitare nel Cilento, per rendere unica la vacanza, indimenticabile il viaggio e piacevole la permanenza presso le nostre case sul mare.
Il Cilento, vacanze da sogno.
Non c’è niente di più bello di una vacanza in un territorio dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO. Il Cilento è un’area montuosa nella zona meridionale della regione Campania, in provincia di Salerno che in passato, con il Vallo di Diano, era parte del Principato Citeriore o “Lucania occidentale”.
Il territorio del Cilento era situato tra i paesi ai piedi del Monte della Stella, parte della Baronia del Cilento del ramo dei Sanseverino, fino alla creazione del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni. A fine ‘800 si unì con l’area del vallo della Lucania ad est del Fiume, zona che oggi reca il nome di Cilento Antico, distinta dall’intero Parco Nazionale del Cilento.
Gli accenti del dialetto parlato nei paesi del Monte Stella come Omignano, Stella Cilento e Sessa Cilento, le tradizioni gastronomiche e la toponomastica (Vallo della Lucania, Atena Lucana) sono segni tangibili di una antica appartenenza del Cilento alla Lucania, con il Vallo di Diano ed il golfo di Policastro.
Vacanza in Cilento, miti e mitologia
Trascorrere una vacanza in Cilento vuol dire scegliere un luogo che è da sempre fonte di Ispirazione per poeti e cantori. Il Cilento infatti, vede molti dei miti greci e romani ambientati proprio sulle sue coste.
Il più famoso è probabilmente quello dell’isola delle sirene, nell’Odissea di Omero, che con il proprio canto riuscivano ad attirare i marinai di passaggio facendoli infrangere con le imbarcazioni sugli scogli.
L’isoletta in questione, probabilmente a sud nei pressi di Castellabate, è quella di fronte a Punta Licosa, dove Ulisse si fece legare alla sua imbarcazione per ascoltare il canto di quelle creature ingannevoli.
Un secondo mito ha come scenario l’attuale Santuario di Hera Argiva, dove Giasone e gli Argonauti, fuggiti dalla Colchide, per accattivarsi la dea Era si fermarono presso il suo santuario alla foce del fiume Sele. Altro importante mito è quello del nocchiero di Enea, Palinuro che cadde in mare mentre era in viaggio verso le coste del Lazio e, aggrappato al relitto, combatté per tre giorni contro la furia delle onde, ma quando ormai era quasi in salvo sulla riva, fu ucciso brutalmente dagli abitanti di quei luoghi. Così quel promontorio assunse il nome di Capo Palinuro.
Vacanze in Cilento tra rituali e tradizioni
I paesi cilentani sono caratterizzati da antiche tradizioni contadine, importate anche dai coloni Greci che vi giunsero quasi 3000 anni fa e che renderanno ancora più appassionante la vacanza nel Cilento.
Ne sono un esempio le molteplici manifestazioni folcloristiche da secoli tramandate dagli abitanti del Parco, come quella del primo maggio di Casaletto Spartano. Qui gruppi di ragazzi girano di casa in casa per procurarsi legumi di 13 tipi diversi, che vengono preparati in un unico recipiente la sera nella piazza del paese da consumare come augurio di prosperità dei raccolti.
Questo piatto tipico viene consumato in tutto il Cilento, se pur con qualche variante, ed in particolare nel Golfo di Policastro, dove è chiamato “Cuccìa” che vuol dire miscuglio.
La Cuccia è un piatto cilentano presente in molte manifestazioni folkloristiche, che in certi casi ne caratterizza il nome, come la Sagra della Cuccìa allestita ogni anno ad agosto nel paese di Ispani.
Quest’ultimo è noto con nomi diversi a seconda dei luoghi come: “cicci maritati” a Castel San Lorenzo e a Stio, “cecciata” a Cicerale, ma anche a Pellare, Moio e Vallo della Lucania. Vengono invece cucinati i cicci nel giorno dei morti a Castellabate.
A Capaccio Paestum, la porta del Cilento, la promozione del territorio cilentano attraverso la valorizzazione dei prodotti tipici è affidata ad un importante evento che si svolge ogni anno durante l’ultimo week end del mese di Luglio e porta il nome di Capaccio Porta del Cilento. Una passeggiata nel centro cittadino allietata da artisti locali, musica e folklore, dove molti comuni cilentani partecipano con le proprie tradizioni gastronomiche.
Nell’area di Trentinara, la terrazza del Cilento, si svolge ogni anno la Festa del Pane e della Civiltà Contadina, Interessante per gli allestimenti e per l’offerta di prodotti tipici locali, con canti e danze popolari rappresenta un nuovo modo di offrire ai visitatori il proprio territorio.
Il piatto tradizionale di Marina di Camerota è la “Ciambotta” o anche “Ciammardola”, mentre le “Viviane”, rotoli di pizza imbottiti di pomodoro e mozzarelle e farciti in modi diversi, rappresentano un altro piatto tipico del Cilento, nello specifico di Palinuro.
Sul piano religioso i riti della settimana santa testimoniano certamente un ulteriore ricchezza di tradizioni del Cilento. Un’esperienza indimenticabile per chi sceglie di trascorrere le proprie vacanze in Cilento
Addobbati con il grano i sepolcri nelle chiese, il venerdì santo nel Cilento Antico è caratterizzato dalle processioni delle confraternite e dalla visita ai sepolcri (subbúrchi in cilentano).
Ogni paese ha la sua confraternite che solo in serata, dopo aver omaggiato le chiese dei paesi vicini, farà rientro presso la propria per le funzioni religiose.
Le processioni sono molto suggestive. I confratelli indossano il classico saio con cappuccio bianco e mantella corta, di colore differente in base dell’intitolazione. Recitano un lungo salmo in latino guidati dal priore al ritmo dei colpi di un bastone. Si inginocchiano a coppie innanzi al sepolcro per ricevere la penitenza. Il tradizionale saluto dei priori, quando due confraternite si incontrano all’uscita delle chiese, rappresentano di certo il momento più suggestivo. Al termine della cerimonia sono accolti con dolci e vino dai paesani.
Storia, cultura ed arte nel Cilento
Chi sceglie una vacanza in Cilento lo fa anche per respirarne la storia, l’arte e la cultura. Diversi infatti sono i contributi artistici e culturali della storia dell’uomo nel Cilento, le cui presenza ha lasciato tracce evidenti già dal Paleolitico medio al Neolitico e fino alle età dei metalli.
Resti di ominidi sono stati rinvenuti sulla costa del Cilento dove le grotte naturali di Camerota offrivano le condizioni per lo sviluppo della vita dei primi uomini.
Anche a Palinuro sono stati scoperti resti dell’età della pietra, altri ancora, risalenti al paleolitico, sono stati rinvenuti nelle grotte di Castelcivita a San Marco di Castellabate e a San Giovanni a Piro, mentre a Capaccio e a Paestum ne sono emersi di età neolitica.
Ulteriori ritrovamenti di utensili provenienti da regioni limitrofe testimoniano che il Cilento rappresentava già allora un punto nevralgico di scambi e di contatto con altre civiltà.
Tra il VII e il VI secolo a.C. fu la volta dei Greci che fondarono Posidonia (Paestum) e dei Focesi a cui si deve la nascita di Elea (Velia romana) dove era ospitata la Scuola Eleatica di filosofia e quella medica, da cui ha origine la Scuola Medica Salernitana. Infine a Paestum fu conservata l’arte di battere moneta a sua volta tramandata dai Achei.
Un patrimonio dell’umanità da tutelare
La storia cilentana è un intreccio di avvenimenti piccoli e grandi che arriva fino ai giorni nostri con vicende romane e fatti medievali che si uniscono fino all’insurrezione contro Francesco I di Borbone, con i moti del Cilento del 1828, ai successivi moti antiborbonici e quindi all’adesione all’unità d’Italia seguiti rapidamente del brigantaggio postunitario.
La protezione della gran parte di tutta questa ricca ed antica cultura del Cilento è stata possibile, a partire dal 1991, con l’istituzione del Parco nazionale del Cilento e Vallo di Diano ed inserito nella rete europea dei Geoparchi, nel 2010. Il Vallo della Lucania ospita la sede istituzionale dell’ente parco.
Dal 1997, il Cilento fa parte della rete di Riserve della Biosfera del Mab-UNESCO, per la tutela delle biodiversità e la promozione di uno sviluppo compatibile con la cultura e la natura del posto.
Nel 1998, il Cilento viene inserito nella lista del patrimonio mondiale dell’umanità, con i siti archeologici di Paestum, Velia e il Vallo di Diano.
Proprio grazie alla tutela di questi luoghi, anche la vacanza in Cilento si arricchisce e si colma di un inestimabile valore aggiunto.
Comuni da visitare durante la vacanza in Cilento
Durante le vacanze nel Cilento è possibile visitare numerosi comuni che sono suddivisi in 5 aree diverse che insieme occupano gran parte della provincia di Salerno: Alto Cilento (nucleo originario), Cilento Centrale, Basso Cilento, Valle del Calore e Alburni ed il Vallo di Diano.
Alto Cilento: Agropoli, Castellabate, Cicerale, Laureana Cilento, Lustra, Montecorice, Ogliastro Cilento, Prignano Cilento, Perdifumo, Rutino, Serramezzana, Sessa Cilento e Torchiara.
Cilento Centrale: Ascea, Cannalonga, Casal Velino, Castelnuovo Cilento, Ceraso, Gioi Cilento, Moio della Civitella, Novi Velia, Omignano, Orria, Perito, Pollica, Salento, San Mauro Cilento, Stella Cilento e Vallo della Lucania.
Basso Cilento: Alfano, Camerota, Casaletto Spartano, Caselle in Pittari, Celle di Bulgheria, Centola, Cuccaro Vetere, Futani, Ispani, Laurito, Montano Antilia, Morigerati, Pisciotta, Roccagloriosa, Rofrano, San Giovanni a Piro, San Mauro La Bruca, Santa Marina, Sapri, Torraca, Torre Orsaia, Tortorella e Vibonati.
Valle del Calore e Alburni: Albanella, Altavilla, Aquara, Auletta, Bellosguardo, Caggiano, Campora, Capaccio, Castel San Lorenzo, Castelcivita, Controne, Corleto Monforte, Felitto, Giungano, Laurino, Magliano Vetere, Monteforte Cilento, Ottati, Petina, Piaggine, Postiglione, Roccadaspide, Roscigno, Sacco, Salvitelle, Sant’Angelo a Fasanella, Serre, Sicignano degli Alburni, Stio, Trentinara e Valle dell’Angelo.
Vallo di Diano: Atena Lucana, Buonabitacolo, Casalbuono, Monte San Giacomo, Montesano sulla Marcellana, Padula, Pertosa, Polla, Sala Consilina, San Pietro al Tanagro, San Rufo, Sant’Arsenio, Sanza, Sassano e Teggiano.
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Luoghi da visitare in Cilento
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